Domani

Ormai il giorno è domani. Mancano 34 ore e mezza, per le pignole come me. E sono già in paranoia per come vestirmi, come truccarmi, se truccarmi…

Vorrei potesse venire anche M., avrei bisogno della sua mano nella mia, nell’attesa. Ma non può perdere un altro giorno di lavoro – già che almeno lei lavora – poi odia gli ospedali – anch’io! – e verrà ad un’altra seduta con la psicologa, su proposta della dottoressa, il giorno successivo.

Ma cambierà qualcosa il D-day, anzi: il C-day? Sarò sempre Chiara qualunque cosa accada? Lo sarò di meno, o di più?