Forse non sono così brutta!?

So di non essere bella. Anzi mi vedo proprio brutta: quella che vedo allo specchio non sono io, anche per questo preferisco non accendere i faretti in bagno, almeno al mattino, almeno finché non devo proprio vedere quello che faccio al mio viso.

Ho la faccia che ho: ben poco femminile, con la testa enorme e quell’orribile ombra nera fra naso e mento, che ora la mascherina d’ordinanza sembra nascondere molto bene, tanto che – l’ho già detto ma lo confermo – quando esco per fare la spesa, o in ospedale, tutt* – forse potrei dire “tutte” perché credo di aver parlato solo con donne, fuori di casa, negli ultimi tempi – si rivolgono a me al femminile.

No, non mi piaccio. Dovrei avere più rispetto per il mio corpo, lo so. Fino ai quarant’anni, quando ho iniziato a capire il mio vero genere, avevo sì una leggera pancetta da “bevitore di birra” – confesso! – ma il fisico era ancora asciutto.

Ho iniziato la terapia fito-ormonale e il seno ha iniziato a svilupparsi. Poca roba ma ne ero molto così contenta! Poi si sono avvicinati i cinquanta e, complice forse il calo di attività fisica – che avevo ben ripreso, con soddisfazione, dopo le angioplastiche – dovuta a una serie di incidenti alle ginocchia, mi è esploso l’addome.

Mi vedo come una brutta cicciona, non mi piaccio, ma non riesco a mettermi a dieta. Stavo calando di peso e riprendendo un po’ di forma da quando ho rincominciato a lavorare. Questo maledetto virus, che mi ha forzata in casa, mi ha fermata e ho rincominciato a prendere peso. La carne è debole, lo spirito peggio.

Lo stesso maledetto virus ha però aumentato anche il mio passing* grazie alla mascherina. E con questo forse è aumentata anche un po’ la mia autostima.

Fatto sta che oggi pomeriggio, al supermercato, ho incrociato una donna molto piacevole, stile Gianna Nannini, con tanto di caschetto biondo e chiodo di pelle nera, ben curata e mi è sembrato mi guardasse con gradimento. Subito mi è scattato il radar.** Poi ho pensato che magari credesse di aver visto una sua conoscente, era la spiegazione più razionale, però ad ogni incrocio nelle corsie coglievo un sorriso negli occhi.

Non mi sento degna di simili attenzioni, magari ha semplicemente visto chi c’era dietro la maschera, magari era il solito “sorrisetto”. Ma tutte le altre persone mi hanno vista e riconosciuta come donna. Perché non anche lei?

Non posso neanche pensare di essere bella, però stasera mi godo l’idea di essere ancora piacevole e non solo per chi mi guarda attraverso le lenti dell’amore.

Sbaglio?

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* Passing: la capacità di sembrare del genere di appartenenza nonostante quello di nascita.
** Gay radar: l’istinto che alcune persone pensano di avere nel riconoscere l’orientamento sessuale delle persone.