M.

Mi sono resa conto che ultimamente, forse da sempre in questo mio racconto, M. non ne esca molto bene. Anzi!

E, nonostante ripetuti inviti, lei non legge, finora, per quanto ne so, queste parole. Volendo o nolendo manca il contraddittorio. Non è giusto.

Non è giusto che lei non possa rispondere.

Non è giusto che io non possa raccontare, liberamente – solo perché lei non legge – il mio disagio in certe situazioni di coppia. Se e per quanto è e sarà ancora coppia.

Non è giusto questo mondo, per niente o quasi.

Cercherò di essere più giusta o, almeno, corretta io.

Tiratemi le orecchie se non lo sarò ma non molto ché sono già troppo grandi.

Domani partiremo per una breve vacanza, in coppia. O di coppia?

O l’ultima, come coppia?

In ogni caso non posso che ringraziare M. per tutto quello che mi ha dato in ventun anni di coppia e quasi diciassette di matrimonio.

E anche se lei lo detesta, le chiedo scusa: non per quello che sono – perché lo sono, non l’ho scelto – ma per non averlo capito prima, in modo che lei potesse decidere se innamorarsi di quella che sono. Probabilmente Sicuramente no.