«Così ha deciso la natura, sei nato maschio con una mente da femmina. Rispetta però il destino».
Questo mi scriveva un caro amico – il più caro, l’unico che ha rifiutato la mia transizione – il 16 gennaio scorso, ricevuto solo oggi perché allora era bloccato.
Ho ripreso i contatti recentemente, perché non si possono cancellare così quasi dieci lustri di amicizia, e mi chiese perché non avevo letto quel messaggio, rinviandolo. Ma dopo una frase del genere cosa dovrei fare?
Forse sbaglio, spero di no, ma spero di avere la possibilità di chiarirci vis-à-vis, ché per messaggio i fraintendimenti possono essere troppi.
Spero di farmi accogliere anche da lui, come hanno fatto tutti gli altri miei amici.
Come non citare a questo punto “Frankenstein Jr.”?
“Il destino è quel che è, non c’è scampo più per me!”