Tempi burocratici

Come suggerito dall’avvocato dopo tre settimane chiamo il mio Comune ma non hanno ricevuto niente.

Provo allora a chiamare il Comune di Milano, dove sono nata, quindi il primo ente che dovrebbe aver ricevuto la notifica.

Mi rimpallano dal centralino da un ufficio all’altro… alla fine mi propongono un appuntamento allo sportello, sull’agenda “urgente”, per il 2 maggio.

Risento l’avvocato che mi informa che la mia pratica è stata spedita dal tribunale il 26 marzo, diciotto giorni dopo. Come al solito: cosa conta qualche giorno? La vita è la mia, mica la loro… Mi rassegno ad aspettare altre tre settimane, con l’inciampo di Pasqua e del XXV Aprile.

Giornata internazionale dei diritti della donna

simbolo transfemminista#Lottomarzo non è una festa ma una giornata di lotta, rivendicazioni e sciopero dal lavoro produttivo e riproduttivo.
Per me, però, oggi è anche un giorno di festa. E mai pensavo di ricevere dal mio avvocato la telefonata che mi avvisava che oggi, proprio oggi, la mia sentenza è passata in giudicato e quindi oggi, proprio oggi, sono un donna anche per lo Stato italiano.

Certo ci vorrà qualche giorno per ricevere la notifica ufficiale, ma da oggi Io sono Chiara. Che dire? Oggi non è la “festa” delle donne, ma oggi sono rinata e per me è festa. Oggi è il mio nuovo compleanno “legale”. Potevo sperare in un giorno migliore?