Lo so, il mio problema è che sono trasparente come un vetro sottile.
Non riesco a mentire, non mi piace. E troppo spesso mi è capitato di dire cose che avrei fatto meglio a tacere. Amo la verità, e a volte fa male.
Se siete curios* su come sia finita la nottata: solo tanta nanna ma abbracciate. Sarà stato per l’effetto stufetta che faccio e che le è sempre piaciuto, sarà stato affetto… per me è stato stupendo e me lo sono goduto per tutta la notte.
Avrei potuto stare zitta, o limitarmi a dirle quanto abbia apprezzato l’aver passato la notte così. Al mattino presto, poi.
Ma il mio cuore era aperto, al vivo, e ho iniziato a vaneggiare sul futuro: che se mai avrò la vagina potremmo prendere un doppio fallo (o strap-on) e fare all’amore come Nomi e Amanita nella prima puntata di Sens8: lei con me, invece della dilatazione, e io con lei, se lo desidererà.
Il commento è stato il solito “si vedrà”, forse un po’ più spento. Forse molto più spento. Me ne sono accorta alla sera quando è tornata a casa. Stanca, fredda, nervosa. Distante.