Chi mi conosce di persona sa quanto odio il Natale.
Non sono sicura se fosse il 1972 o, l’anno dopo, il 1973, a pochi mesi o un anno dalla morte di mio padre, ma quando chiesi qualcosa a proposito del Natale mia madre ebbe una crisi: urlò, disse cose che non mi ricordo ma mi scossero.
Fu l’unica occasione in cui, forse, mi ferì, non voleva certo farlo, e aveva tutti i motivi per essere ferita lei, vedova a quarant’anni.
Il vero odio però iniziò con la “Milano da bere”, gli anni ’80 del 1900, quando amavo ancora quella città e odiavo chi la definiva così. Però, abitando vicino a una zona di shopping, nel periodo natalizio facevo a volte fatica ad uscire di casa, per il flusso di persone, e dovevo sgomitare per fare pochi passi.
Quindi la colonna sonora inizia (anche se non ha niente a che vedere con quest’anno) con: Spaziobianco, Natale di …
È stata una bella giornata, fra noi e i miei suoceri, che non avevo visto da quando M. gli ha detto del mio percorso. Che gli voglio un mare di bene e che siano i migliori suoceri che si possano desiderare, se non l’ho già detto lo ribadisco qui.
Uscito il pargolo, per incontrare gli amici, abbiamo avuto modo di parlare. Io di spiegarmi. Loro di accettarmi. Non avevo molti dubbi che mi capissero, come persona, e non sapevo avessero già avuto esperienza con una persona nel percorso inverso (FtM).
Come genero, o – meglio – nuora, avevo più dubbi e, infatti…
Il suocero ha parlato poco ma, tutto sommato l’ho trovato più accogliente e comprensivo.
La suocera l’ho trovata comprensiva, mi ha accolta pienamente come persona, ma non come “nuora”.
Entrambi mi hanno esclamato il diritto che tutte le persone hanno il diritto di perseguire la propria felicità, più o meno le stesse parole di mio fratello.
Sono rimasta un po’ scioccata dal fatto che lei credesse più in una mia omosessualità, maschile, più che notare – per niente, pare – una mia femminilità. Certo aveva notato una mia “inquietudine”.
E mi ha ferita, molto, la sua sentenza, decisamente tranchant: fra me e M. non può che finire. E M. ascolta molto sua madre.
***
È Natale, si festeggia, e quando serve un brindisi come non aggiungere alla colonna sonora un Canto di Natale con un cordiale …