Una conoscenza facebook stamattina propone in un gruppo il termine “contransvivenza” per le coppie sposate in cui un* coniuge intraprende la transizione.
È solo un gioco di parole ma mi fa riflettere. 🤔
Non mi vergogno di essere trans, anzi, ne solo felice e pure orgogliosa (T-pride!) ma non ci tengo proprio a mettere ovunque l’etichetta e la utilizzo il meno possibile.
Sono in transizione… non è una fase definitiva: alla fine sarò una donna (XY) e basta. Per questo credo che la parola convivenza sia più che adatta, così com’è.
L’unica etichetta che mi piace indossare è quella, qui a fianco, che ho presentato a Capodanno.