Addio C3lla 😭

Mercoledì scorso, nel nubifragio che ha colpito la mia zona, la mia amata C3lla* è affogata in un avvallamento.

Inutile spingerla in secca – e devo ringraziare di cuore un operaio Econord per essere sceso sotto al diluvio per aiutarmi nell’ultimo tratto in salita, forse c’è un radar anche per queste situazioni.

Inutile la lunga agonia in terapia intensiva dal mio meccanico nella speranza che il danno non fosse irreversibile. Alla fine la sentenza: le bielle sono andate, il motore è bloccato, da buttare!
😭😭😭

Dopo una settimana di attesa e valutazioni stasera siamo andate per prenotare la nuova macchina. Qui, dove vivo io, non si può vivere senza.

Questo vorrà dire quattro anni di rate al limite del sostenibile, e la maxi-rata che per ora ignoro.

Questo, per la famiglia, vorrà dire tirare la cinghia per altri quattro anni, ma ci siamo abituate.

Questo, per me, vorrà dire addio alla logopedia per il mio vocione; addio all’elettrocoagulazione che servirebbe per completare il laser al volto, con cui fortunatamente ho (quasi) finito; addio al make-up grazie al quale ogni tanto mi parlano al femminile.

Niente più psicoterapia – sperando di non averne bisogno – e un taglio ad alcuni farmaci/integratori non dispensabili SSN, per non parlare di un paio di visite specialistiche di cui avrei necessità.
✂️✂️✂️

Detto questo so che c’è chi sta ben peggio di me, ma forse capite perché da quarantacinque anni sono convinta della necessità di un mondo migliore. Che non può nascere dal voto utile. Ecco, l’ho detto!
✊✊✊


* C3lla o Citrella, la nostra amata auto per oltre dodici anni. So che non ci si dovrebbe affezionare agli oggetti ma ne abbiamo passate così tante insieme…

Laser V – L’ustione perfetta

Ci ho pensato a lungo.

Sapete quanto odio apparire in fotografia, perché quella non sono io e bla, bla, bla…

Questa è anche un’immagine forte: su Facebook ho pure cercato come fare a mettere il disclaimer con la scelta per la visualizzazione ma pare lo decida Mr/Mrs algorithm.

Ho deciso di pubblicarla perché chi mi conosce, o almeno legge quello che ogni tanto scrivo, sa che ultimamente hanno messo in dubbio che io sia irrevocabilmente determinata a procedere con il cambio di identità di genere. E che le istituzioni pubbliche (SSN), alle quali mi devo forzatamente rivolgere per la certificazione si siano dichiarate prive delle competenze per farlo.

Spero di essere stata sufficientemente lunga per darvi il tempo per decidere se continuare a scorrere per vedere la foto.

Non mi sono mai mostrata così brutta e fragile.

Con la faccia non depilata – pardon, non rasata – per facilitare l’effetto del laser, nonostante ormai il pelo sia diventato quasi tutto bianco. E ustionata a dovere dal trattamento.

Questo mese è stata più dura del solito, forse per il caldo e il sudore che sicuramente hanno aumentato l’irritazione e per il fatto che, lavorando all’aperto la pelle, nonostante l’abbondante uso di crema solare con protezione 50, si sia ormai abbronzata – e il laser, come ogni radiazione luminosa, colpisce con più forza le parti scure.

Bon, io vi ho avvisatə e spero abbiate abbandonato la lettura molte righe più in alto.

Ma se siete arrivatə fino a qui ditemi, per favore: secondo voi una persona sana di mente – ah, già!? – si farebbe conciare così se non fosse determinata e irrevocabilmente decisa?

Ustioni da laser

Mentre sto completando l’articolo mi accorgo di ascoltare una canzone molto adatta. In piena sintonia per questo particolare momento! Perché è esattamente così che mi sento: So Unsexy!

Io, ogni volta che rivedo questa foto, piango!

Terzo trattamento laser

Decisamente avrei dovuto iniziare molto prima. Tanti anni prima.

L’eliminazione dei peli del volto è considerato un trattamento “estetico”. I proverbi narrano che “donna barbuta è sempre piaciuta”. Ma è davvero così?

No, non lo è! Se non mi rado a fondo – con una pelle delicatissima e pelo durissimo – e non correggo con fondotinta, quell’orrendo alone scuro sul volto mi identifica istantaneamente e senza dubbio: uomo! Ma io sono una donna.

Specularmente, chi fa il percorso FTM, non vede l’ora di veder spuntare i primi peletti, del primo accenno di barba, per poter essere riconosciuto nell’universo maschile: brutta bestia l’accettazione sociale!

Prima di divagare, dicevo che avrei dovuto iniziare prima, perché, che sia più o meno accentuata dalla variazione di TOS, con l’età il pelo tende a sbiancarsi e, ahimè, perché il laser funzioni a dovere il pelo deve essere nero: quello più brutto e visibile, peraltro.

Chiedo un parere alla dottoressa – il tipo di laser che faccio io, ad alessandrite, non è un intervento estetico ma un trattamento medico e richiede personale medico specializzato per l’effettuazione – che mi prospetta un minimo di altre tre sessioni… con la speranza di poter far fronte alla spesa.

La fatica aumenta. Il risultato si allontana.

C’era una volta: il Pirata Barbanera, l’Imperatore Barbarossa… e Chiara Barbabianca

Secondo giro di laser alla barba.

Dopo il primo trattamento la barba cresce più lentamente. La rado sì e no ogni due giorni.

Solo per il secondo trattamento laser l’ho lasciata crescere un po’ di più – serve il pelo un po’ lungo, un millimetro – e 😱orrore😱 è quasi tutta bianca!
Solo lasciandola crescere me ne sono accorta.

Sì, mi sembrava si vedesse di meno… speravo fosse dovuto sia al laser che al procedere della terapia. Il pelo avrebbe dovuto diventare più fine, più debole, anche più chiaro… ma bianco!?

Sarà colpa dell’età? Sarà la nuova formulazione di Estradiolo, spray, che nominalmente ha un dosaggio maggiore ma di fatto non ha quasi effetto su di me, con conseguente risveglio di erezioni mattutine 😱 e perdita di tonicità al seno? 😱

Temo di aver aspettato troppo a iniziare i trattamenti al viso. Ma, ahimè, le priorità economiche finora erano sempre state altre. 😢

Per l’apparenza ci vuol sofferenza

Oggi primo ciclo di depilazione laser al volto.

Barba di un giorno, baffi di due – ché ultimamente crescono più lentamente – con tanta fatica per guardarmi allo specchio ed effetto grattugia sulla mascherina.

Piacevole? No, per niente!
Insopportabile? No, neanche.

Per lo più sembrano una serie di punture ravvicinate: non ho mai fatto un tatuaggio ma all’inizio ho pensato a un effetto simile.

Il dolore diventa molto più intenso avvicinandosi al bordo della mandibola e al mento. Comunque sempre sopportabile.

Il vero “divertimento” arriva con la zona baffi dove ogni spot è una staffilata penetrante: io poi sono molto sensibile nella zona del naso e mi ha provocato starnuti e lacrime.

Però sono sopravvissuta, gli spot sui baffi sono pochi e la dottoressa mi ha concesso adeguate pause ogni tre o quattro impulsi.

A proposito di naso, la puzza di pollo bruciato si sente, molto, fastidiosa ma anche questa sopportabile: fortunatamente il getto di aria freddissima usata per rinfrescare la pelle la allontana velocemente. Più fastidiosa forse dopo, con la mascherina indossata, che intrappola e vizia l’aria.

Ah, la dottoressa si è sempre rivolta a me al femminile, chiamandomi Chiara, nome che ho solo indicato fra parentesi nella scheda anagrafica, senza neanche chiedere di usarlo. Ma credo che il mio linguaggio, sia verbale che del corpo, indichi chi sono in modo inequivocabile.

Oui, c’est moi!

C’mon baby, light my fire!

Un altro, nuovo inizio

Vero, con la mascherina, buona parte del viso è coperta e il passing migliora.

Ma allo specchio mi vedo. E anche se non mi vedo so che c’è, quell’orrendo alone scuro, che non sempre e non a lungo si può coprire con il fondo tinta.

Si spera anche che, prima o poi, potremo togliercele le mascherine!

E quindi?
E quindi, finalmente, oggi ho fatto la prima visita di valutazione per la depilazione definitiva del viso, con laser ad alessandrite, in un centro altamente specializzato che mi ha consigliato vivamente una carissima amica che ne è stata entusiasta.

Accoglienza gentilissima, e altrettanto la dottoressa che – non credo solo perché non sono la prima paziente trans – ha compreso perfettamente la situazione, mi ha ascoltata con attenzione, valutato la mia situazione clinica, informata sulla procedura, sui tempi e, ahimè, sugli importi.

Sarà un po’ doloroso, sarà costoso – neanche poi così tanto, in particolare considerando quante volte mi sono tagliata e quanto ho speso in tutti questi anni in rasoi e accessori – ma sarò finalmente libera da questo incubo!

Inoltre la dottoressa, oltre che molto gentile, è anche molto bella 🤭… e sono sicura che ciò avrà effetto analgesico quando la mia pelle emetterà quel tipico odore di gallina sbruciacchiata.

Lunedì prossimo la prima seduta: se sopravvivo vi racconterò! 😉