Mi hanno chiesto qual è la cosa più bella dell’essere una persona trans*.
Di fatto non sono felice di esserlo, perché, estremizzando, sarebbe un po’ come essere felici di andare dal dentista, perché così ci può rimettere a posto i denti.
Sono felice, invece, di aver iniziato il percorso e aver trovato sulla mia strada lo Sportello Trans di ALA Milano Onlus, Arcigay Varese con lo Sportello di Ascolto Arcobaleno e il gruppo trans con gli incontri di Abbiamo Molte Anime (Auto Mutuo Aiuto), e il Centro Identità di Genere istituito dal Prof. Bini presso il CFS di Niguarda.
Iniziando la transizione ho trovato serenità ed equilibrio, in particolare ora che sono alla fine della parte burocratica e all’inizio di quella legale, in attesa di quella chirurgica. Questa è la cosa bella per una persona trans*: affermarsi!
Sarebbe meraviglioso essere come Orlando, protagonista dell’omonimo romanzo di Virginia Woolf che dopo sette giorni di sonno profondo si risveglia nell’altro genere!
Il percorso invece è lungo e difficile, a volte doloroso ma diventa più facile e sopportabile grazie a persone che ci sono già passate, ad associazioni di riferimento e professionisti di supporto.
Sono una persona molto riservata e non mi piace mettermi in mostra ma se sono qui lo devo anche alla visibilità di chi mi ha preceduta, per questo, oggi, voglio condividere la mia esperienza.
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Chiaramente chi mi legge abitualmente su questo blog sa bene che sto condividendo la mia esperienza da mesi, anni… un’altra cosa però è metterci la faccia con un pubblico vasto: questa è visibilità, questo è #TDOV, questo è il mio piccolo contributo.
Grazie – ancora – a chi mi ha preceduta!