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Sarò Chiara!

________________la mia transizione MtF

Tag: psicologo

Pubblicato il 28/09/202122/11/2021

Udienza conclusiva… con riserva!

Quando l’avvocato mi ha detto che l’udienza sarebbe stata ancora online l’ho pensato: ha già deciso tutto e non andrà bene.

Sì, lo so: non dovrei essere pessimista. Ma alla fine credo di averci azzeccato.

Collegarsi è stato difficile, come l’altra volta, ma ero preparata e puntualmente sono entrata nella stanza virtuale in cui ero apparentemente da sola in attesa di ingresso.

Finalmente appaiono i nomi della giudice e dell’avvocato. Non sento niente e poco dopo scompaiono.

Suona il telefono, è l’avvocato: l’udienza è già conclusa. Non mi sentivano, così come io non sentivo né vedevo loro.

La giudice aveva già deciso: la mia istanza verrà portata al collegio giudicante “con riserva”. L’avvocato mi spiega che evidentemente non ritiene sufficiente neanche la seconda perizia psichiatrica a cura del SSN e che probabilmente sarò inviata al CTU.

A questo punto mi domando: non sarebbe stato meglio inviarmi subito, alla prima udienza? Fra l’altro quando l’avvocato le ha chiesto se avesse letto l’ultima perizia psichiatrica la risposta è stata che la stava leggendo in quel momento.

Ma se non l’aveva ancora letta, come ha fatto a decidere, così, che c’era una “riserva”?

Ok, non è ancora detto: dovrei essere positiva, lo so, me l’ha raccomandato anche l’avvocato: “dobbiamo avere solo pensieri positivi”, ma…

Evidentemente la mia posizione è strana: due mogli, due figli… ma non è colpa mia se sono lesbica, se quando mi sono capita ho deciso di aspettare per rispetto dei miei figli nel timore di ferirli.

Il mio orologio biologico ticchetta inesorabilmente, molto più della sveglia di Capitan Uncino. Ho aspettato così tanto per amore, ora devo aspettare… perché?

C’è qualcunə che vede ancora mascolinità in me? Vi sembro immatura?

Perché ad altrə compagnə d’avventura, stesso tribunale, forse stessa giudice, è bastata anche una sola udienza per accogliere l’istanza e io, invece, sono qui in sospeso, “con riserva”?

— Avvocato, ma quanto ci vorrà per sapere qualcosa?
— Mah, dipende da quanto lavoro hanno: da un paio di giorni a sei mesi.
— Eeehhh?!
— Ma se ci fanno attendere forse è meglio, perché vuol dire che forse si prendono il tempo per scrivere la sentenza. Se invece si fanno sentire subito…
Si interrompe ma è ovvio: se rispondono in fretta sarà solo per assegnarmi un CTU.

In ogni caso ritengo sia stato violato il mio diritto a presenziare all’udienza, sempre che sia un mio diritto: sembrerebbe quasi di no, per come sono stata trattata nelle due udienze, entrambe in remoto – e la scusa del covid ormai mi sembra debole.

Magari non avrei comunque potuto parlare, magari sì, in particolare se fossi stata in presenza. E almeno avrebbe potuto guardarmi, vedermi, valutare chi sono. Leggere i miei sguardi, il linguaggio del mio corpo.

L’impressione è che i miei sentimenti, la mia persona, la mia personalità siano stati bellamente ignorati, come le relazioni psicologiche e psichiatriche. Sono vecchia, con un passato da cis-etero-normata, e temo sia stato l’unico fattore valutato, con un evidente preconcetto. Eppure non sono la sola ad aver iniziato la transizione in tarda età e con una storia familiare.

La mia vita, la mia sofferenza, evidentemente non contano: il problema è squisitamente mio. Forse sono solo un numero, una pratica. Il dolore non conta: tanto è solo mio, e certo non è contagioso.

Non sono matta, ma rischio di diventarlo se rimango intrappolata in un’anagrafica che non mi appartiene e con dei genitali che non sopporto più.

Francamente non so quanto riuscirò ancora a resistere.

Che si aprano i rubinetti: meglio lasciare uscire le lacrime. Gli occhi diventeranno anche sempre più belli, ma van già bene così… e mi piacerebbe poter avere un po’ di serenità. Non ne avrei diritto, come tuttə?

Pubblicato il 21/07/202118/08/2021

Grazie Niguarda, forse ho risolto…

Mi sembra più che doveroso ringraziare anche la struttura di Niguarda.

Dopo che il CPS di Laveno si era inizialmente dichiarato non competente per la relazione richiesta dal tribunale provai a contattare Niguarda che però ora ha solo – direi giustamente, visto che finalmente non siamo più disforichə ma incongruentə! – un servizio psicologico.

Però hanno continuato uno scambio epistolare per seguirmi, fino a fissarmi, pochi giorni fa, un appuntamento con un loro psichiatra dell’ospedale.

Ho atteso la visita di ieri e poi ho disdetto l’appuntamento, ringraziando, visto che la relazione sembra essere in arrivo dal CPS.

Ora posso solo sperare che la relazione arrivi davvero e in tempo. Ma ogni tanto cerco di essere ottimista!

Pubblicato il 02/07/202122/07/2021

Anche i vocali portano buone notizie

Oggi ho ricevuto un messaggio vocale su whatsapp, dal mio psicologo. Io odio i messaggi vocali. Non in questo caso!

Me ne aveva già parlato durante l’ultimo incontro ma per me era rimasta un’ipotesi, un’ultima sponda.

Un suo collega psichiatra lavora sia privatamente che nel ssn, gli ha spiegato la mia situazione e si è dichiarato disponibile a sostenere la mia richiesta con il cps di Laveno, con cui collabora.

Mi sono commossa fino alle lacrime, tanto per cambiare, ma queste erano di gioia. La visita è già fissata, ora so che non sarà inutile e fine a sé stessa.
Per quanto odii i messaggi vocali, questo l’ho riascoltato mille volte.

Oggi il termine disforia mi è ignoto, oggi sono decisamente euforica!
Grazie Doc! 😍

Pubblicato il 14/06/202122/07/2021

Fine del percorso psicologico

Oggi ho congedato il mio psicologo. Avevo già programmato questo come ultimo incontro, mi sentivo a posto, completa, a fine percorso.

Poi il Tribunale ha deciso che devo iniziarne un altro, psichiatrico, e due percorsi, insieme, NON si possono fare. Il barattolo di fazzoletti è sempre pronto di fianco alla poltroncina – mi conosce? – ma mi sono fermata in tempo nel racconto della violenza percepita per la nuova valutazione a cui mi dovrò sottoporre: non sono matta, lo sanno, l’hanno già scritto, perché ci devo passare di nuovo?!

Mi ero truccata di fresco e temevo l’effetto panda  per le lacrime. Fortunatamente ho imparato a respirare e a controllarmi, almeno quando non sono sola.

Poi mi chiede come va il resto. Un po’ titubante racconto le varie evoluzioni in campo relazionale e affettivo. Non ero pronta, ma è bravo, mi conosce e mi capisce al volo – già, dimenticavo: è il suo mestiere!

riccioEsco sentendomi come una cucciola di riccio: col pancino desideroso di coccole ma ben protetta dagli aculei, per scoraggiare ogni approccio.
Già, perché è così che pare – ho diritto al dubbio, no?! – mi comporti con chi tenta di avvicinarsi a me.
Sono innamorata, vecchia, timorosa,… orsa, ecco sì: sono orsa!!!

Psssttt! Vi confesso un segreto: dal verso giusto son morbidi anche gli aculei. 😉 E ho tanto bisogno di coccole!!!

Pubblicato il 18/01/202122/08/2021

Blue monday? No, grazie!

Oggi è il Blue Monday, quello che dovrebbe essere il giorno più triste dell’anno… ma non per me.

Oggi ho la visita di controllo al Niguarda, doveva essere il 14 dicembre ma ho dovuto rimandarla per via del ricovero.

Finalmente avrò la relazione endocrinologica: l’ultimo documento che manca per la presentazione dell’istanza per la riassegnazione anagrafica e chirurgica.

Sono su di giri, nonostante la sveglia prima delle 5, anche perché sarà una visita un po’ speciale perché ho accettato di partecipare a un progetto che mi permetterà di restituire l’aiuto che ho ricevuto dalla comunità.

Per la visita tutto bene ma, forse un po’ distratta dalla presenza di altre persone in studio, esco senza la relazione e la prescrizione per esami e visita di controllo ma con la promessa dal dottore che mi manderà il tutto per e-mail appena gli invierò la relazione psicologica – che gli avevo già mandato, con anticipo, in previsione della visita del 14 dicembre.

No, non riesco a essere triste, alla faccia del Blue Monday. La relazione l’avrò presto… e poi, come dice Florencia, simpaticissima conduttrice radiofonica e influencer: “è solo una trovata di marketing per convincerci di essere tristi e comprare roba per compensare 😉”.

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