Oggi dovrei, vorrei essere a Milano a manifestare con lə compagnə di Non Una Di Meno – Milano per lo sciopero globale transfemminista.
Del mio ritorno all’attivismo politico – dopo aver detto mille volte “basta con la politica” – credo di non avervene parlato qui, per lo più perché non fa parte del mio percorso di transizione. Però mi sento di dire che sia con NUDM che con Rete Donne Transfemminista di ARCIGAY mi sono sentita rinascere come parte di una comunità, la mia comunità e non la comunità trans* – a cui comunque appartengo – ma la mia comunità in cui sono accolta come donna. Punto.
Non sono potuta andare a Milano perché i miei acciacchi si fanno sentire più del solito, in questi giorni, e allo sciopero ha aderito il comparto trasporti e rischio di non riuscire a rientrare nei miei tempi.
Non manifesto ma posso approfittare per l’ennesimo coming out. Mi mancavano le mie due prime cugine: le figlie delle due sorelle di mia madre.
Con una ero riuscita a parlare settimana scorsa, con la seconda non eravamo ancora riuscite a incrociarci, fra una telefonata e l’altra, nei momenti sbagliati.
Il ritardo mi è costato un outing: forse non sono stata abbastanza esplicita con la prima cugina, che avrei preferito dirlo personalmente anche alla seconda…
Questo non ha impedito di passare 85 (ottantacinque!) minuti al telefono a parlare, raccontare, rispondere, spiegare…
Certo avrei preferito, come al solito, dirglielo di persona, magari in un unico incontro, ma sono anni che non riusciamo a organizzare e con l’udienza in tribunale che si avvicina non potevo più aspettare.
Tutte e due l’hanno presa bene, mi hanno accolta e sono felici che ora anch’io lo sia, comprendendo quanto possa essere stato – e sia – difficile per me.
E ora, finalmente: tre sorelle, tre figlie, tre cugine! Non è perfetto?!
Mancano ancora pochissime persone con cui ci tengo a fare coming out: due coppie e un singolo. Anche loro, purtroppo, non vedo da tempo, nonostante gli sia molto affezionata. (Che sono orsa ve l’ho mai detto?)