Burocrazia bis: Patente e libretto!

Non trovando un contatto per un call center dell’ACI, per non dover andare fino a Varese solo per delle informazioni, chiamo una loro delegazione locale: sono passata l’altra sera dall’ufficio ma erano già chiusi, perché hanno orari carpe diem in perfetto stile Signorina Vaccaroni…*

Chiedo se possono aiutarmi a capire se e come fare cambio patente e intestazione del libretto: se convenga il trapasso (l’utilizzatore è mio figlio, ma era minorenne al momento dell’acquisto) o un cambio di intestazione.
— Ah no, faccia il trapasso: le conviene!
— Sì, ma… so che non sono pratiche usuali però…
— Le abbiamo già fatte ’ste cose, anche il cambio patente – molto seccata! –, ma non mi ricordo come!
— Ah!?
— Buona sera. click

«Non mi ricordo come»… ma non dovrebbe essere il suo mestiere? E avendo chiamato io, non dovrei essere io a salutare per prima e poi chiudere la chiamata?

Poco dopo provo con un’agenzia di pratiche automobilistiche privata: l’impiegata è super gentile, disponibile, preparata… Mostra solo qualche perplessità quando chiedo se potrei eventualmente attendere la scadenza della patente attuale, per il cambio intestazione – probabilmente non si può –, e capisce perfettamente cosa intendo per “diritto all’oblio”, quando lo cito come mio dubbio riguardo al procrastinare la pratica.


* La Signora Vaccaroni è una personaggia, interpretata da Cinzia Leone, nella serie televisiva La tv delle Ragazze, 1988-89, di Serena Dandini.

Burocrazia: i documenti

Fra le tante cose che seguono l’anelata riassegnazione anagrafica c’è la voltura di tutti i documenti e di tutte le intestazioni.

Fra queste c’è la casa e il relativo mutuo – anche se in realtà manca così tanto a estinguerlo che sono ancora dell’idea che stia semplicemente pagando l’affitto alla banca).

Due-tre settimane fa chiamai un notaro – lo so, si dice “notaio”, ma adoro la dicitura toscana – vicino a casa che seguì alcune mie pratiche societarie e mi ero trovata bene. Chiesi di avere informazioni, consigli, possibilmente un preventivo per il cambio di intestazione catastale e relativo mutuo valutando, in alternativa, un’eventuale donazione ai figli della mia quota.

Non mi hanno mai richiamata e oggi riprovo: chissà magari non hanno segnato bene il numero…

Mi risponde – credo – un’altra impiegata che, capita la situazione, mi consiglia vivamente di rivolgermi al notaio che seguì il rogito – di Milano – e la banca che ha stipulato il mutuo – a Rho – …Comodo no?

Sarò malfidente ma sospetto vivamente che la motivazione del mio cambio anagrafico sia problematica per lo studio… o almeno per l’impiegata.
Quando fui loro cliente il notaro – mio coetaneo – era giovane e probabilmente affamato di clienti, ora forse ne ha troppi?

Cerco altri notai e chiamo il primo in elenco: ottengo subito appuntamento fra qualche giorno. Sembra un giovane notaio, spero con una mente più accogliente!