Sono in coda al CUP per pagare un ticket. In realtà sono in coda alla macchinetta che dà i numerini che però si attiva solo all’apertura degli sportelli. 🤔 Vabbe’…
Nell’attesa – sono arrivata circa un quarto d’ora prima – chiacchiero amabilmente con un altra signora e gli altri pazienti che si rivolgono a me come “signora”.
Sarà complice la mascherina – oltre all’abbigliamento, certo – ma anche col mio vocione – che cerco sempre di addolcire un po’ – la percezione di me non cambia, e non credo proprio sia per effetto della sentenza! 🤭
Anche allo sportello l’impiegata mi accoglie con “buongiorno signora!” poi, ahimè, legge le carte e si corregge:
— Ah, no, mi scusi signore!
— No, no, no, va benissimo ‘signora’! Sto aspettando che mi aggiornino i documenti.
— Ah, sì… mi scusi comunque.
— Non si preoccupi. Ho appena ricevuto la sentenza ora attendo i nuovi documenti.
— Ah, bene!!! Congratulazioni e auguri!
Mi commuovo ma mantengo un contegno: è uno dei tanti segnali che la Società è molto più avanti e accogliente della Politicapolitica.
Quell’applauso in Senato, a seguito della cancellazione della discussione del Ddl Zan, è una ferita profonda che ancora sanguina. La miglior medicina è incontrare persone così, che non solo mi accettano ma mi fanno anche gli auguri!
Grazie 🙏 di cuore!❤
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* Il 27 ottobre 2021, il Senato della Repubblica Italiana, con votazione a scrutinio segreto, approva il non passaggio all’esame degli articoli del Ddl Zan, disegno di legge 2005, XVIII legislatura, Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. All’approvazione dell’affossamento definitivo del Ddl, già depotenziato dalla Camera dei Deputati, in aula segue un vergognoso, lungo applauso esultante dagli scranni dei partiti di centro-destra cfr. https://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Ddliter/53457.htm