Risultati del sondaggio: “Che bagno posso usare?”

Lo scorso 19 luglio ho presentato un sondaggio riguardo le reazioni alla presenza di donne tansgender nei bagni femminili. Il titolo del sondaggio cita donne “transessuali”, invece che “transgender”, perché – almeno nel mio immaginario – volevo orientarlo proprio a chi non capisce la differenza fra i termini, fra cui “transessuale” è probabilmente più comprensibile.

Le risposte, troppo poche, per avere un qualunque significato statistico sono tutte positive, perché arrivano dalle mie amicizie e dalle mie frequentazioni di gruppi orientati.

Proprio da questi gruppi ho ricevuto critiche, bonarie ma per niente confortanti, riguardo l’inutilità del porre certe domande. E, temo, anche per questo il sondaggio non abbia valicato i confini del mio mondo “protetto” indagando quello “reale”.

Eppure, oltreoceano, ci sono state varie campagne per l’utilizzo del bagno in base al genere percepito. Leggi che lo consentono, fin dalle scuole, e proposte di abrogazione che hanno attivato campagne di boicottaggio di notevole spessore e successo.

Non credo che in Italia il problema su quale porta scegliere sia solo mia. Né credo avrei risposte così “positive” se il sondaggio raggiungesse l’attuale maggioranza elettorale di questo paese.
Non credo viviamo in un Paese perfetto e credo il problema sia reale. Solo per me? Sono paranoica?

L’altra sera, dopo aver valutato i pochi dati, un po’ sconfortata, nonostante non creda minimamente di essere un’influencer e conosco benissimo i miei limiti – dovuti anche alla mia poca attitudine alla socialità: più che del leone dovrei essere nata nel segno dell’orsa –, ho scritto alla direttrice di un noto settimanale di “interessi femminili”, oltre ad altre testate: un donna che stimo molto e di cui apprezzo editoriali, articoli e altri interventi. Mi sono presentata e le ho descritto il sondaggio, e la delusione sul poco interesse, sperando di non annoiarla.

Non me l’aspettavo e invece mi ha risposto, velocemente, dicendo che trova l’argomento interessante e che proverà a pubblicarlo sulla rivista.

Se siete arrivat* fino a qui forse vi interessano anche i risultati:

Domanda: Trovi una donna transessuale nel bagno delle donne, cosa fai?
Uno dei problemi quotidiani delle persone transessuali è la scelta del bagno pubblico in cui entrare…
Le risposte (in evoluzione, come le riporta Google) le trovate qui.
Il file dove ho elaborato le risposte grezze del sondaggio invece lo trovate qui.

Risposte (85, al momento):
0% Urlo!
0% Scappo!
0% Chiamo la sicurezza!
0% La insulto!
0% La caccio!
0% Commento a bassa voce, con sdegno…
33% La saluto!
68% È una donna, dove dovrebbe andare?
58% Dov’è il problema?
13% Wow, che bel vestito!
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47% Sono una donna
12% Sono un uomo (cosa ci faccio nel bagno delle donne?)
11% Sono altro (X/Q/A/+), non voglio dirlo
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Colonna sonora con questi risultati? Ovviamente: Louis Armstrong, What a wonderful world.