Una carissima amica riesce finalmente a raggiungermi telefonicamente per farmi gli auguri di compleanno, rassicurandomi che non si è dimenticata di me.
Era una delle poche persone care della mia vita a cui ancora non l’ho detto, proprio perché volevo farlo esclusivamente di persona.
Accertato che, per varie situazioni lavorative e familiari, saremmo arrivate alle calende greche ho deciso di dirglielo per telefono.
Mai l’avrebbe sospettato. La nostra amicizia risale a tanto tempo fa e non ci vediamo molto spesso dal divorzio dalla mia prima moglie di cui lei è rimasta molto amica. Anche se era, in origine amica mia. Sgrunt! – Dài, scherzo!
Poi arriva la domanda, quella che prima o poi, forse, mi aspettavo, anche perché – non credete? – me la sono fatta anche io, anni fa?
“Ma, ormai, alla tua età?…” .
“Ecco, io, veramente…”.
Segue la tiritera di quanti anni abbia atteso, per essere sicura e non ferire i figli, che forse, col senno di poi, era meglio dirglielo subito…
Ma alla fine incasso un’altra piena accettazione del mio essere donna.
Sono sempre più contenta di come sia stata brava a scegliere le mie amicizie, tranne una, temo. Forse quella più importante di sempre.