Ma no, non si può far visita in zona rossa! Sono io che devo farmi visitare oggi e mi faccio un altro giro per le strutture ambulatoriali della mia ASST.
L’infermiera che mi accoglie per il triage pre-visita controlla le carte: il nome è quello anagrafico e come al solito chiede conferma di nome e data di nascita.
Misura temperatura, mi invita a compilare il modulo e poi a sedermi in attesa.
È una visita oculistica. Viene a mettermi le gocce, ormai sono esperta. Mi chiede conferma che siano entrate, confermo e mi dice che sono stata brava.
Lì per lì non me ne rendo conto: le gocce oculari bruciano maledettamente – questa “è la conferma che sono entrate”, mi dice.
Poi torna a controllare se hanno fatto effetto: “Sì, è bella dilatata” – manco fossi lì per partorire. 🤭
Dopo aver chiesto conferma all’oculista mi chiama: “Signora, venga”. E, per tutta la durata della visita, si rivolge a me al femminile.
Tre volte in ventiquattro ore! 😍
Ho le pupille talmente dilatate che quando esco, in pieno sole, non riesco a vedere. Sembro per aria… e lo sono! Ma non sono drogata: sono felice… anche se prima di poter guidare ci vorrà un po’. Leggere non se ne parla, ma amo la radio, sarà lei a farmi compagnia.
E indovinate un po’ che brano mi ricorda l’amore per la radio?
Mais oui, ça va sans dire!