Dal 3 maggio ad oggi non è che non sia successo niente, come descritto nell’ultimo articolo. Ho girato come una trottola per i vari uffici ma niente di particolare, fino a questa sera.
Torno a casa, oggi è mercoledì, doppio turno. Sono stanchissima come al solito ma da domani sono in ferie e speravo di passare qualche giorno di vacanza con M., avevamo anche parlato di terme, visto che ne avrei bisogno per la fibromialgia e a lei hanno regalato un buono per terme o spa.
A fine cena, con una tranquillità impressionante mi comunica che ha deciso di lasciarmi: deve farsi una nuova vita e qui non ce la fa più.
Lei forse non se ne è resa conto ma per me è stata una coltellata al cuore, con la lama arroventata.
Per non parlare della scelta del momento, di mia grande stanchezza – e lo sa bene – e proprio all’inizio dell’ultima settimana che avremmo potuto passare insieme. Ok, questa è la mia versione, da persona ferita, quasi mortalmente.
Se la conoscete chiedetele la sua – poi mi piacerebbe conoscerla, ché di spiegazioni non me ne ha date.