Di nuovo in pneumologia

Se proprio devo andare in ospedale direi che questo è il reparto dove, ormai, vengo quasi volentieri. Anche se di ospedali ne farei a meno volentieri.

Dopo la visita di settimana scorsa la dottoressa ha chiesto di anticipare la saturimetria notturna già programmata per luglio e sono per ritirare l’apparecchio e fare il controllo annuale al CPAP. E domani sarò ancora qui per la riconsegna.

Ma, già che sono qui faccio vedere un brutto eritema alle gambe, con prurito forte anche in tutto il corpo, che mi si è formato da qualche giorno, da quando ho iniziato ad assumere il nuovo farmaco. Che, sentito il mio medico, ho già sospeso da ieri.

Lo mostro prima alla capo-infermiera chiedendo se posso vedere la dottoressa. Si preoccupa: la gamba è quasi viola, quasi fosse scarlattina. Mi chiede di sedermi in sala di attesa. Non ho fretta, oggi sono di riposo… solo non mi sono dimenticata il libro a casa, ma ci sono i social.

Non faccio quasi in tempo a scorrere le prime pagine che mi chiamano: la dottoressa mi attende. Pensavo di aspettare ore, che finisse le visite programmate… e invece! Che dite, mi vogliono bene?

Anche la dottoressa si preoccupa: le gambe, in particolare la destra, sono gonfie, calde, ricoperte da eritema. Mi invita caldamente ad andare subito in pronto soccorso ed eventualmente farmi fare anche un’ecografia alle gambe: sospetta sia la reazione allergica che un trombo.

Seguo il consiglio e vado subito in PS. Tempo ne ho… solo maledico nuovamente l’essermi dimenticata a casa il libro. Eh, sono fatta così!

Tutto sommato me la cavo abbastanza bene, sia per diagnosi che per tempi.

L’ecografia ovviamente non me l’hanno fatta – non posso essere certo io a chiederla – confermata l’ipotesi di reazione allergica, mi sparano un siringata di antistaminici, che già prendo e dovrò continuare a prendere in doppio dosaggio fino alla scomparsa dei sintomi.

Purtroppo mi imbottiscono anche di antibiotici, che odio prendere, in particolare quando la motivazione è decisamente condizionale: “potrebbe anche essere un’infezione batterica”. Se lo è servono, se no sono solo dannosi. Mi piacerebbe avere una certezza ma mi devo adeguare.

Le infermiere di Pneumologia ❤

Ecco, ogni tanto si incontrano delle persone che ti fanno proprio riconciliare con il mondo e in particolare con il Servizio sanitario nazionale, anche nella mia Regione: la Lombardia, che in questi tempi pandemici non è certo brillata, nelle cronache, per efficienza ed organizzazione.

Ma il servizio, per fortuna, è fatto da persone e molte di queste ci mettono l’anima – qualcuna anche di più, purtroppo – nel mestiere.

Non faccio nomi, in genere, ma in questo caso almeno la struttura la cito, perché mi sono sentita veramente oggetto – o meglio: soggetto – di “cura”. Oggi sono a Varese, all’Ospedale di Circolo, per test e visita di controllo in Pneumologia.

Già il mese scorso mi sono sentita più che accolta, quasi direi coccolata. Ho percepito tutta la loro empatia.

Non solo le infermiere: anche la dottoressa è stata gentilissima. Oggi sono state tutte molto attente per il mio genere e i miei pronomi. Se alla prima visita mi sono dovuta spogliare, scoprendo il reggiseno, per essere riconosciuta come donna, oggi lo sono stata da subito.

Eh, non vorrei metterle in imbarazzo, ma mi sono proprio sentita beata fra le donne! 🤭

Il reparto è diviso in due sezioni e la dottoressa mi affida alle infermiere dell’altro settore, che già conosco da anni, per anticipare, alla prossima settimana, un esame già programmato per luglio. Mi riconoscono, nonostante mi vedano una volta all’anno dal 2018, e anche loro, come sempre, sono gentilissime.

Insomma: dovrei essere felice, molto… eppure sono triste!
😞

Per iniziare, ho vinto un nuovo farmaco. E ne prendo già troppi!

Poi oltre a cuore, pressione, fegato, diabete, artrosi, dolori, OSAS e varie, ora ci si mettono anche i polmoni. Con me la dottoressa non si è ancora sbilanciata ma, con le infermiere, per giustificare l’anticipo dell’esame annuale – una saturimetria notturna – mi ha definita borderline per l’ossigenoterapia.

Sì, qui sono sicura di essere curata al meglio… ma riuscirò a operarmi?

Credo a questo punto sia impossibile pensare di avere una vagina, ma almeno alla vulva ci tengo, la voglio!!! 🙏🙏🙏