Lavoro in appalto presso un ente ma, per quanto non colleghi, è inevitabile salutarsi, parlarsi, come tali, con i dipendenti diretti.
Lavoro per quell’ente indossando la maschera da uomo e per indossarla mi sono anche dovuta tagliare i capelli.
Quando sono fuori dal lavoro però mi libero della maschera e rientro nei miei panni, nelle mie scarpe.
Solo che stasera, facendo la spesa in un vicino supermercato con moglie e figlio, ho incrociato una non-collega. Che mi ha riconosciuta, sorriso e salutata. E io altrettanto.
Però avevo, anche se cappotto e borsa sono sempre gli stessi, indossato orecchini evidenti, un filo di trucco e – invece delle scarpe da lavoro – mocassini e calze velate.
Il suo sorriso era vero: credo sia una persona molto positiva. Il mio forse un po’ imbarazzato: le chiacchiere volano veloci in quegli ambienti, e il mio contratto scade tra un mese.
Prima o poi doveva succedere.
Prima o poi avrei dovuto dirlo.
Confido ancora nell’altro lavoro.
Ma, se mi conoscete, sapete quanto mi sia preoccupata.
Odio nascondermi!!!
Odio mentire.