Dopo una serie di rinvii, complici le vacanze, finalmente una pizzata con gli amici – compagni – fra i più vicini – non solo geograficamente – e finalmente sono riuscita a parlagli di me.
Non eravamo tanti, meno del solito, me è un inizio. Forse meglio pochi ma buoni. C’era solo una donna – oltre a M. – che ha accolto la notizia con un sorriso che mi ha aperto il cuore. È una persona solare ma il sorriso era ben oltre la sua solita gentilezza.
Anche gli altri due amici l’hanno presa molto bene. Mi hanno riempita di domande, sul percorso, sulle sensazioni, sull’operazione, … scusandosi ripetutamente per l’eventuale invasività, ma ero lì per aprirmi e quindi più che disposta a spiegare. E una domanda sincera non credo possa fare male.
La differenza di genere, sul tipo di domande era piuttosto evidente: non mi ricordo ma sarebbe inutile elencarle, credo. Erano comunque domande di amici, fatte in amicizia e con timore. Ovviamente le domande ci sono state anche per M.
Mi hanno ringraziata, ripetutamente, di essermi aperta con loro, di averglielo detto, di averli coinvolti.
Questi sono amici veri. Altri forse scapperanno, ma loro mi amano, ne ero certa. Avere degli amici è importante!
Vi voglio bene L., A. e S.! Grazie a voi!!!
La prossima puntata “i suoceri”, che per una serie di contrattempi è stata rimandata ripetutamente, sarà forse quella più impegnativa. Ma ormai sono allenata, o quasi.