Oggi c’è stata l’esumazione dei resti di mia madre.
Avrei potuto evitare ma ho assistito. È stato pesantissimo, mi è mancato il respiro e, tanto per cambiare, ho dovuto soffocare le lacrime.
Lo so che è solo quello che resta del suo corpo, che non è lei, che lei continua a vivere dentro di me, ma nonostante il dolore nel vedere le sue ossa ho potuto salutare un’ultima volta: dalla cassettina in cui l’hanno composta non uscirà più.
Ho approfittato dell’occasione per fare coming out con mio fratello. Non si era accorto di niente, salvo qualche traccia di trucco e la borsa ma secondo lui io sono “sempre stata un po’ stravagante”, da adulta come in adolescenza, e lo attribuiva al mio anticonformismo.
Comunque l’ha presa bene: ritiene che ognuno debba avere il diritto di vivere come si sente nel modo in cui ritiene di farlo. E mi ha pure augurato il meglio, per il momento così “difficile e importante” per me. Non me lo aspettavo così aperto. Meglio così, anche se non è che mi interessi più di tanto – o niente – mantenere i rapporti. Sì, l’avevo promesso alla mamma. Ed è solo per rispetto a lei che gli parlo ancora.
Oggi mi sono anche comperata il mio primo fondotinta, seguendo un consiglio di qualche settimana fa sul gruppo Informa Trans Italia. Ora devo solo imparare a usarlo. E capire cos’è la base arancione che dovrebbe coprire il nero della barba e su cui poi applicare il fondotinta.
Nessuno mi ha mai insegnato come ci si trucca. Sono troppo vecchia per guardare i tutorial di make-up su youtube?
E sempre oggi sono andata dal parrucchiere, foto alla mano ho chiesto un taglio simile. Hanno fatto qualche commento in cinese – che non ho capito forse fortunatamente – poi, dopo aver verificato il costo, accessibile, mi ha fatta sedere e zac-zac-zac: addio bella coda, benvenuto nuovo look! Sì, mi piaccio! Il taglio è decisamente femminile, o almeno così pare a me. Piacerà anche al lavoro? Fra poco lo scoprirò.