Questione di “fede”

Dopo un breve periodo di tregua, questo mese la coperta – o, meglio, lo scontrino – è molto corta: bollette e altre scadenze riducono desideri ed evidenziano priorità che non sono esattamente quelle percepite.

Rimandato l’acquisto di farmaci prescritti, necessari ma non indispensabili e come tali non passati dal SSN, rimandate varie amenità, forse avrei potuto rinunciare anche alla terapia ormonale. Ma anche no!

Una cosa che però non mi sento più di poter rimandare, per quanto futile, riguarda la fede matrimoniale. Sia io che M. non riusciamo più a indossarla da anni: ci siamo allargate entrambe un po’ troppo.

Da tanto tempo vorrei poterla portare nuovamente. Da quando ho iniziato a perdere peso ogni tanto provo a rimetterla, per poi sfilarla poco dopo, appena prima che si gonfi troppo il dito e di non riuscire più a toglierla.
Oggi ne ho parlato a M.

“So che le spese sono sempre troppe ma – le spiego – mi piacerebbe riuscire a rimetterla, mi piacerebbe farle allargare”.
“Anche io vorrei poterla rimettere!”.

M. ti amo! Sarà solo un simbolo ma evidentemente anche a lei interessa: anche lei mi ama!

Ora devo solo risparmiare un po’ di più e trovare una bottega orafa onesta che ce le sistemi. Prese in Irlanda nel nostro primo viaggio di coppia, hanno più di vent’anni e le abbiamo già riciclate per il matrimonio, perché quelle erano le nostre promesse.

Claddagh ringCi terrei proprio a indossarla quando ci sarà il nuovo atto del nostro rapporto di coppia, anche se, ovviamente, preferirei mantenere il matrimonio invece di passare all’unione civile… ma questa è un’altra storia.